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Il castello di Arnad è uno dei complessi fortificati più antichi della Valle d’Aosta ed è situato su un promontorio naturale fortemente scosceso che domina il villaggio medievale di Ville, con le sue caseforti, e il suggestivo ponte di Echallod a controllo della Via Francigena - la strada che collega Roma a Canterbury, utilizzata sin dall’epoca romana - e del percorso che attraverso il colle del vallone di Machaby univa la valle centrale a quella di Gressoney. Le sue origini risalgono al 1100 quando apparteneva ai signori di Bard e la prima attestazione documentale del castello è del 1207, in una bolla di Papa Innocenzo III, che cita la sua cappella dedicata a Santa Maria Maddalena e a San Michele Arcangelo. L’edificio sacro è poi richiamato il 13 settembre del 1227 in un documento che lo mette sotto la protezione del conte Tommaso di Savoia.

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Assegnato dai Savoia nel 1214 a Guglielmo di Bard, nel 1239 la sua metà venne venduta a Ruffino de Arnado, mentre l’altra metà rimase di proprietà degli eredi di Guglielmo, i signori di Pont-Saint-Martin, che la cedettero successivamente ai de Arnado che nel 1289 ne avevano l’intero controllo. Nel 1293, alla morte di Antonio de Arnado, il castello passò in lascito a Arduçon de Vallaise.

Da questo momento iniziò la lunga stagione che vide condivise le sorti del castello a quelle della famiglia Vallaise, una delle maggiori dell’antica nobiltà valdostana, con alleanze importanti nelle regioni vicine, nel Vaud, nel Genevois, a Friburgo, in Savoia e in Piemonte. I Vallaise furono uomini d’arme che nei secoli presero parte a tutte le campagne militari della dinastia sabauda, partecipando ai principali fatti che segnarono le vicende storiche della Contea e del Ducato di Savoia prima e del Regno di Sardegna poi, tanto che tre membri della famiglia Vallaise vennero insigniti dell’Ordine supremo della Santissima Annunziata  che li rendeva cugini del sovrano.

Inoltre sin dal medioevo i Vallaise vantavano l’investitura di cavalieri del Sacro Romano Impero e, con tutta probabilità, presero parte alle Crociate, come testimonia il loro stemma, nel quale le tre bande orizzontali ricordano altrettante partecipazioni alle spedizioni militari in Oriente, mentre la croce patente rossa è chiaramente quella dell’Ordine templare. 

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Le fasi della costruzione

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Però prima di diventare fedeli compagni d’arme dei Savoia, i Vallaise furono loro avversari e nel 1326 il castello di Arnad venne assediato - e probabilmente danneggiato - dalle truppe del conte Edoardo. 

Dopo l’assedio e in considerazione anche del prestigio della famiglia, nel frattempo diventata alleata dei Savoia, tra il 1347 e il 1348 iniziarono i lavori di ampliamento del castello con la costruzione del monoblocco che affaccia sulla valle centrale,  conclusi probabilmente nel 1351, quando il conte Amedeo VI, noto come il “Conte Verde”, fu ospite diciassettenne al castello: è plausibile che per l’occasione vennero dipinti

nel grande salone lo stemma dei Savoia e quello dei  Vallaise. In quell’incontro furono inoltre stabilite le condizioni per la partecipazione dei cavalieri di Vallaise alla spedizione della primavera successiva in Svizzera contro i vallesani che portò nel novembre del 1352 all’assedio e alla conquista della città di Sion.

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I lavori di ampliamento del castello di Arnad furono realizzati introducendo per la prima volta in Valle d’Aosta un’innovazione tecnica rilevante, come la costruzione di una torre appositamente concepita per ospitare le latrine, sicuramente ispirata alla Tour des latrines del Palais des Papes di Avignone, costruito tra il 1335 e il 1342, il più grande cantiere del suo tempo. E’ quindi possibile supporre che un rappresentante della famiglia Vallaise abbia in quegli anni visitato Avignone e la corte papale, probabilmente facendo parte di una delegazione del conte di Savoia, come quella del 1343 guidata da Jacques principe di Acaia, tanto che questo spiegherebbe la presenza dello stemma Acaia nella chiesa romanica di Arnad, oppure quella del 1349 condotta da Aymon de Challant, signore di Fénis e di Aymavilles, fratello di Ebal costruttore del castello di Ussel a Chatillon. 

Risalgono agli anni conclusivi del 1300 gli ultimi interventi per migliorare il castello di Arnad, testimoniati da un accordo del 17 aprile 1392  tra i componenti della famiglia Vallaise e recentemente confermati dalle analisi scientifiche effettuate sui resti di tre travi del tetto del monoblocco, datate 1395, tanto da rendere plausibile l’ipotesi di un innalzamento del grande fabbricato con la realizzazione di una nuova copertura.

Successivamente non si hanno più notizie riguardo all’utilizzo del castello, abitato dai Vallaise sicuramente nel XV secolo e poi progressivamente abbandonato con il trasferimento della famiglia nelle caseforti del fondo valle, maggiormente confortevoli. 

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L’abbandono avvenuto in un periodo imprecisato ha però permesso al castello di Arnad di conservare le sue originali caratteristiche romaniche, non contaminate da successivi interventi, tanto che attualmente il complesso costituisce, insieme al castello di Ussel, un raro esempio storico ed architettonico. 

Il maniero di Arnad da alcuni anni è oggetto di un progetto di recupero e di valorizzazione che ha già portato alla luce numerosi elementi di notevole interesse, considerando anche che è l’unico castello della Valle d’Aosta a non essere mai stato oggetto di studi approfonditi. Proprio nei prossimi mesi verranno effettuati gli scavi archeologici nella parte più antica, quella del primitivo donjon, visto che i primi saggi hanno già evidenziato come il mastio sia di una rara pianta rettangolare e non quadrata come per la maggior parte delle torri valdostane. 

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